Ischia Ponte, denominato "Borgo di Celsa della Citta' d'Ischia" gia' dalla fine del 1300 per via delle piante che caratterizzavano il paesaggio, ha conservato il fascino e la suggestione del tipico borgo di pescatori. Questo luogo, custode dell'indimenticabile Castello Aragonese, e' stato il primo centro abitato del comune di Ischia ed e' stato lo scenario della Rivoluzione napoletana del 1799. E' fatto di palazzi e chiese, vicoli e balconate, scale e giardini. Un luogo ricco di storia ma pieno di contrasti: da una parte l'architettura nobile, e dall'altra quella povera, costituita dalle case dei pescatori. Ancora oggi Ischia Ponte conserva in gran parte l'aspetto di quando sorse tra il XVII ed il XVIII secolo, allorche' gli abitanti decisero di lasciare il Castello e di stabilirvisi.
Testimonianza storica della vita del borgo sono le sue chiese, alcune delle quali molto piu' antiche della chiesa di Santa Maria della Scala (le cui origini risalgono al 1309, anche se la sua costruzione ha richiesto 300 anni). In quest'ultima si conservano alcuni capolavori d'arte (per lo piu' provenienti dal castello) tra cui un fonte battesimale del XII secolo, e tra le sue mura sono passate generazioni illustri e vescovi famosi per santita' e fermezza. Ad Ischia Ponte ci si muove tra monumenti e folclore, storia e costume, in un percorso che guida il visitatore fino al Castello, superbo epilogo di una passeggiata indimenticabile.
Tra Ponte e Porto si estende una bella pineta, tranquilla e pittoresca, impiantata nel XIX secolo dai Borboni. In questa zona un tempo sorgeva la cittadina di Geronda, che fu distrutta dalla colata lavica dell'ultima eruzione, in occasione della quale il castello divenne rifugio di tutti i suoi abitanti.
Ci sembra opportuno segnalare inoltre: la "Torre di Michelangelo", la "Spiagga dei pescatori", la baia di Cartaromana, gli scogli di Sant'Anna.